Galleria di Roma e della Campagna romana

In queste opere, che ritraggono gli angoli più nascosti e belli di una Roma dimenticata, le figure appaiono come rappresentazioni che dialogano con il quadro stesso. Nascono quindi emozioni tra le figure e il paesaggio. La composizione diventa racconto, il ritmo del quadro è più libero perché le figure agiscono sullo sfondo.

Straordinarie sono le opere che raffigurano la Campagna romana: la via Appia Antica con i blocchi di basalto a terra, la Tomba di Cecilia Metella, la chiesa di San Sebastiano fuori le mura, il maestoso Acquedotto Claudio, fino ad arrivare ai Castelli romani con Frascati, Monte Porzio Catone, Velletri

In queste immagini della campagna romana l’artista “evidenzia fioriture di margherite e papaveri, primule gialle e salvie celesti, roselline selvatiche, acquitrini, pozze d’acqua sulla maggese dopo la pioggia, stagni, grovigli di rami, pini e cipressi. Atmosfere che cambiano nelle mutazioni stagionali e che fondono cromaticamente le linee degli alberi, le ondulazioni dell’erba sui prati, gli specchi d’acqua, le nuvole bianche traghettate dal vento. Nell’artista c’è il desiderio totale di aderenza e assimilazione alla bellezza oggettiva della natura che lo circonda” (Stefania Pierini).